Foreign debt and the International court of justice

VII Colloquio America Latina-Europa

Debito estero e Corte Internazionale di Giustizia
São Paulo 2001

Organizzato in collaborazione con il Parlamento Latinoamericano e la Faculdade de Direito da Universidade de São Paulo

Indice

I - Obiettivo dei Colloqui

  1. Antecedenti
  2. Parlamento Europeo e Parlamento Latinoamericano
  3. Diritto internazionale, principi generali del dirizzo e debito estero

II - Contenuti dei Colloqui

  1. São Paulo
  2. Caracas

 

I. Obiettivo del Colloquio


1. Antecedenti

Il Grupo de Trabajo de Jurisprudencia del CEISAL-Consejo Europeo de Investigaciones Sociales de América Latina (ONG-Categoria C-UNESCO) ha organizzato, in collaborazione con la Commissione delle Comunità Europee i seguenti colloqui: nel 1979 a Caracas il I Colloquio “América Latina - Europa” su Comunità internazionale e integrazioni regionali, con l’Instituto de Altos Estudios de América Latina de la Universidad Simón Bolívar; nel 1980 a Madrid il II Coloquio su Le relazioni tra l’America Latina e l’Europa: fattori interni e esterni. Il ruolo delle integrazioni regionali, con l’Instituto de Cooperación Iberoamericana; nel 1982 a Brasilia il III Colloquio su Modelli di integrazione e relazioni tra l’America Latina e l’Europa, con l’Universidade de Brasilia; nel 1988 a Milano il IV Colloquio su La pace in America Latina: contributo della Comunità Europea e sviluppi latinoamericani, con l’Università degli Studi di Milano, con il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche; nel 1991 a Buenos Aires il V ColloquioHomenaje a Juan Carlos Puig” su Integrazioni continentali e autonomia, con l’Universidad de Buenos Aires, con il patrocinio del Ministerio de Relaciones Exteriores de la República Argentina; nel 1996 a Madrid il VI Colloquio su La deuda externa: problemas jurídicos y políticos, con il Consejo Español de Estudios Iberoamericanos-CEEIB e la Asociación de Investigación y Especialización sobre Temas Iberoamericanos-AIETI, con il patrocinio dell’Instituto de Cooperación Iberoamericana-ICI.

Con l’intervento del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Grupo de Trabajo de Jurisprudencia-GTJ del CEISAL ha inoltre organizzato simposi sul debito estero: nel 1991 a Vienna; nel 1994 a Stoccolma; nel 1995 a São Paulo, presso il Parlamento Latinoamericano, a Roma presso la Pontificia Università Lateranense e a Sant'Agata dei Goti; nel 1996 a Salamanca e a Sant’Agata dei Goti.
Il GTJ-CEISAL ha organizzato nel 1991 a Vienna, nell’ambito della XV Assemblea del Consejo Europeo de Investigaciones Sociales sobre América Latina, il Foro Scientifico su Il debito estero dei paesi latinoamericanio: profili giuridici, economici, sociali [1]; nel 1992, in collaborazione con la II Università di Roma e con la Pontificia Università Lateranense, un Seminario internazionale su Profili giuridici del debito internazionale dell’America Latina [2]; nel 1994, nell’ambito del 48° Congresso di Americanisti, un Symposium su Diritto dei popoli latinoamericani, debito estero e ambiente; nel 1995 un seminario a São Paulo, presso il Parlamento Latinoamericano, su Diritto dei popoli latinoamericani e debito estero; sempre nel 1995, in collaborazione con il Centro di Studi Latinoamericani della II Università di Roma e con la Pontificia Università Lateranense, il II Seminario Giuridico internazionale su Debito internazionale. Principi generali del diritto. Corte Internazionale di Giustizia (Roma-Sant’Agata dei Goti, 25-27 maggio 1995)[3]; nel 1996 a Salamanca, nell’ambito del I Congreso Europeo de Latinoamericanistas, un Simposio su Derechos de los pueblos latinoamericanos. Unidad del sistema jurídico latinoamericano [4], la cui sezione sul debito estero ha proseguito i lavori a Sant’Agata dei Goti (1-2 agosto 1996) [5].

Professori del GTJ-CEISAL hanno partecipato, come osservatori, alla XI Conferenza interparlamentare Comunità Europea-América Latina, che si è tenuta nella sede del Parlamento Latinoamericano a São Paulo (3-7 maggio 1993) e alla XII Conferenza Interparlamentare Unione Europea-America Latina (Bruxelles, 19-23 giugno 1995). Essi hanno svolto un ruolo decisivo nella formulazione dei punti delle conclusioni concernenti il debito estero (v. infra par. 3).
Professori del GTJ-CEISAL hanno quindi partecipato ai Seminari su El fin del Milenio y la deuda externa organizzati, a Caracas, dal Parlamento Latinoamericano e dal Parlamento Venezuelano nell’agosto 1996 e nel luglio 1997.
Nel quadro del X FIEALC-Congreso Mundial de Latinoamericanistas y Caribólogos, tenutosi a Mosca nei giorni 25-29 giugno 2001, su El aporte de Latinoamerica y el Caribe al Universdel siglo XXI o il GTJ-CEISAL ha organizzato presso la Accademia Diplomatica del Ministero Affari Esteri di Russia tre simposi, tra cui uno dedicato al debito estero su Deuda externa y defensa del deudor.

2. Parlamento Europeo e Parlamento Latinoamericano

Lo Statuto del Parlamento Latino-Americano (art. 4, capitolo Propósitos) stabilisce che si deve favorire l’integrale sviluppo economico e sociale della comunità latinoamericana e di raggiungere la piena integrazione economica, politica, sociale e culturale dei suoi popoli così come difendere la piena vigenza della libertà, la giustizia sociale, la indipendenza economica e l’esercizio della democrazia rappresentativa. Il Parlamento Latino-Americano mantiene una costante collaborazione con il Parlamento Europeo con l’obiettivo di stabilire le possibilità di cooperazione con l’Europa, in modo che l’America Latina e il Caribe possano prendere conoscenza dei progressi di quanti con sforzo e coerenza cercano di strutturare una regione solida e radicata nella democrazia. Il dialogo interparlamentare tra la Comunità Europea e l’America Latina prosegue sin dal 1972, ogni due anni viene organizzata una Conferenza interparlamentare (v. supra par. 1).
Tra i temi ricorrenti nelle Conferenze interparlamentari Comunità Europea-America Latina (in particolare l’ultima, Bruxelles 1995) hanno particolare rilievo i temi della “cittadinanza” e del “debito estero”.


3. Diritto internazionale, principi generali del diritto e debito estero

Si sono sviluppati alcuni temi già individuati, grazie agli scritti di André Franco Montoro e José Carlos Moreira Alves, nel corso del VII Seminario “Roma Brasilia” su Aspetti giuridici del debito estero dei paesi latinoamericani (Brasilia, 22-24 agosto 1990). Sono stati studiati in particolare i principi generali del diritto propri della tradizione civilista in difesa della persona umana.
La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, è competente ex art. 38 inc. 1c del suo Statuto, a giudicare, o ad esprimere pareri, in base “ai principi generali del diritto delle nazioni civilizzate”. Alla Corte possono chiedere pareri consultivi su questioni giuridiche l’Assemblea Generale delle NU, o il Consiglio di Sicurezza, od anche altre Organizzazioni quali l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, o la FAO. I principi generali del diritto a cui fa riferimento lo Statuto della Corte sono quelli di diritto internazionale pubblico, che si integrano con quelli generali del sistema, fra i quali si pone in primo piano il divieto di interessi usurari, a cui è in questa situazione complementare l’equità nella considerazione, o non considerazione della sopravvenienza.
Alla XI Conferenza interparlamentare Comunità Europea-América Latina, che si è tenuta nella sede del Parlamento Latinoamericano a São Paulo (3-7 maggio 1993), hanno partecipato, due osservatori del Grupo de Trabajo de Jurisprudencia del CEISAL. La Conferenza, per suggerimento del CEISAL, ha discusso gli aspetti giuridici del debito estero dei Paesi dell’America Latina e, in generale, dei paesi in via di sviluppo; a conclusione del dibattito, la Conferenza ha approvato all’unanimità una risoluzione per chiedere un parere consultivo alla Corte di Giustizia dell’Aja (punto 26 dell’Acta Final). Vedi la pubblicazione del Parlamento Latinoamericano su La deuda externa. Solicitud de un dictámen consultivo a la Corte Internacional de Justicia de la Haya. La XII Conferenza Interparlamentare (Bruxelles, 19-23 giugno 1995) alla quale hanno partecipato come osservatori due professori del GTJ-CEISAL, ribadisce la posizione della XI Conferenza, punto 27 dell’Acta Final: «Reafirma la resolución della XI Conferencia Interparlamentaria CE/América Latina (Acta Final, apartado 26), relativa a los problemas generados por la deuda externa latinoamericana. Igualmente y basándose en le análisis del origen de ésta, introducido ya por el dictamen aprobado per el Comité Económico y Social de la Comunidad Europea en 1985 (Doc. CES 931/85 CAL/DM., apartado 7), en el enfoque del Parlamento Latinoamericano y en el análisis jurídico de diversas entidades acádemicas y científicas, pide a los Estados miembros de los Parlamentos que tomen las iniciativas oportunas, buscando el apoyo de otros países del mundo, a fin de que la Asamblea General de las Naciones Unidas solicite a la Corte Internacional de Justicia de La Haya un dictamen consultivo que permita afrontar el problema de la deuda externa conforme a los principios generales del derecho internacional contemporáneo (estatuto de la Corte, art. 38 c)».

II. Contenuti dei Colloqui

La ricerca concernente il debito estero è stata sviluppata in collaborazione con il Parlamento Latinoamericano, con il CNEL-Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro e con l’Istituto di Studi Giuridici sulla Comunità Internazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma).
Il problema del debito estero dei paesi latinoamericani deve essere studiato in prospettiva storico-comparativa e nel quadro delle iniziative per una politica di integrazione. Anche se molto si è scritto in proposito, si deve riconoscere la necessità di riprendere il tema e approfondire lo studio del debito estero attraverso una rinnovata prospettiva latinoamericana. Problemi importanti sono già stati individuati nell’ambito della collaborazione con il Parlamento Latinoamericano e con l’Instituto de Altos Estudios de América Latina dell’Universidad Simón Bolívar. Vedi Mundo Nuevo. Revista de Estudios Latinoamericanos, Universidad Simon Bolivar, Caracas, Año XIX, Nos.3/4 julio-diciembre 1996, 473 pp.
La prospettiva di studio del GTJ-CEISAL per lo studio del debito estero considera: a) principi generali del diritto e tradizione civilista; b) diritto internazionale e diritti umani. Tutti questi aspetti sono studiati congiuntamente da latinoamericani, italiani e altri europei, affinché i paesi “creditori” e “debitori” possano trovare una soluzione definitiva al problema del debito internazionale. Senza tale soluzione i “paesi debitori” non avranno accesso allo sviluppo (cfr. il parere del CNEL al Ministro Affari Esteri, del giugno 1997, sul debito dei paesi mediterranei).


1. São Paulo

Il VII Colóquio “America Latina Europa” su Dívida externa e a Corte Internacional de Justiça (São Paulo 24 - 25 maggio 2001) è stato organizzato in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Universidade de São Paulo e con il Parlamento Latino-americano, con l’appoggio del CNEL-Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
Il Colloquio è stato articolato in quattro sedute, che hanno trattato dei seguenti temi: 1. Dívida externa e princípios gerais do direito; 2. Dívida externa e direito internacional; 3. Dívida externa e direitos humanos; 4. Bases jurídicas e políticas do Parecer consultivo da Corte internacional de Justiça.

Hanno partecipato studiosi italiani e latinoamericani, tra cui: Ney Lopes, presidente del Parlamento Latinoamericano; José Carlos Moreira Alves, ministro del Supremo Tribunal Federal; Hélio Bicudo, vice sindaco del municipio di São Paulo; Salvador D. Bergel, dell’Universidad de Buenos Aires; Alvaro Villaça Azevedo, dell’Universidade de São Paulo; Beinusz Szmukler, presidente della Asociación Americana de Juristas; Sandro Schipani, direttore del Centro di Studi Latinoamericani del CNR; Marco Pedrazzi, dell’Università di Milano; Fabio Marcelli, dell’Istituto di Studi Giuridici sulla Comunità Internazionale del CNR.
I lavori si sono svolti presso la Faculdade de Direito dell’Universidade de São Paulo e presso il Parlamento Latinoamericano. Queste le conclusioni:

«Os promotores e participantes do “VII Colóquio América Latina/Europa”, realizado na cidade de São Paulo, nos dias 24 e 25 de maio de 2001, organizado pela Faculdade de Direito do Largo São Francisco, da Universidade de São Paulo; o Parlamento Latino-Americano (PARLATINO) e o Conselho Europeu de Investigações Sociais da América Latina (CEISAL) - Grupo de Trabalho de Jurisprudência-com a participação do CNEL, Órgão Constitucional da República Italiana, após exposições e debates em alto nível sobre o tema “Dívida externa e a Corte Internacional de Justiça”,
considerando que a dívida externa é um grave problema que aflige os países latino-americanos, cujos escassos recursos financeiros, que deveriam ser orientados para o desenvolvimento global das populações, em grande parte são desviados para o pagamento de obrigações com a dívida externa;
considerando que os contratos de financiamentos externos celebrados com o setor público latino-americano ferem frontalmente os princípios gerais do Direito pela imposição de cláusulas unilaterais, que autorizam o aumento progressivo da dívida, em razões de causas e eventos imprevisíveis e fora do alcance e controle dos devedores;
considerando a análise objetiva do Eminente Professor Paolo Ferro-Luzzi, Catedrático de Direito Bancário da Universidade de Roma “La Sapienza”, sobre o tema, a seguir transcrita: “Em cada contrato há um elemento de risco, e no caso do contrato de financiamento o risco é o inadimplemento. É natural, portanto, que o credor se proteja deste risco. Contudo, diferente de proteger-se do risco de inadimplemento, é proteger-se de toda hipótese de risco que possa resultar da obrigação contratual, transferindo para o financiado o encargo sobre todo possível evento futuro de risco. Hipotizando eventos futuros, óbvio são a variação cambial e das taxas de juros que fogem completamente ao controle do devedor. Nesses casos, ocorre certamente um vício de origem do contrato, que pode ser apreciado seja sob o enfoque da vontade do contraente mais frágil, coagido a aceitar condições desfavoráveis, , seja sob o enfoque da nulidade inerente às cláusulas que contradizem o fisiológico e natural equilíbrio dos interesses contratuais, isto é, da causa do contrato”;
considerando a manifestação de juristas católicos, através da “Carta di Sant’Agata dei Goti”, onde se lê: “A dívida externa e a usura, duas das mais difundidas pragas do século, nos levaram a constituir uma comissão de juristas e moralistas, com o fim de estudar a fundo o problema e suscitar maior atenção sobre este”;
considerando o comentário do Emérito homem público brasileiro e estadista, ANDRÉ FRANCO MONTORO, quando afirmou em debates semelhantes ao presente Colóquio: “Devem ser condenadas, inclusive penalmente, as práticas usurárias transnacionais e internacionais, relacionadas principalmente com a dívida externa. Não esqueçamos que o Direito romano estabelece para os usurários a pena da infâmia”;
considerando que o Parlamento Italiano, através de iniciativa aplaudida em toda América Latina, aprovou, por unanimidade, a Lei 209, de 25 de julho de 2000, estabelecendo medidas para a redução da dívida externa dos países de baixa renda e fortemente endividados, também sobre a base de um parecer do CNEL, de junho de 1997;
considerando que o artigo 7° da supra citada Lei resume o objetivo a ser alcançado conforme se vê pela transcrição a seguir: “ Regras internacionais da dívida externa - O Governo, no âmbito das instituições internacionais competentes, propõe o início dos processos necessários para a solicitação do parecer ao Tribunal Internacional de Justiça sobre a coerência entre as regras internacionais que disciplinam a dívida externa dos países em desenvolvimento e o quadro dos princípios gerais do direito e dos direitos do homem e dos povos”;
considerando que o exemplo da Itália deverá ser seguido pelos demais Parlamentos nacionais, os quais pela sua natureza democrática, tanto na representação, quanto na participação, constituem o local legítimo para discutir, buscar e aplicar soluções para as desigualdades sociais e a probreza absoluta;
considerando que a meta final será obter pronunciamento - ditame consultivo ou opinião consultiva - do Tribunal Internacional de Justiça referente aos aspectos jurídicos da dívida externa, baseado nos princípios gerais de Direito, reconhecidos pelas nações civilizadas, assim como, nas normas convencionais e consuetudinárias internacionais,
considerando que o Parlamento Latino-Americano, através do seu Conselho Consultivo e várias de suas Comissões Interparlamentares permanentes vem impulsando há muitos anos, a apresentação à Corte Internacional de Haia e a outros foros internacionais do caso da dívida externa é da necessidade de dotá-la de um marco jurídico e ético, baseado nos princípios fundamentais do Direito, sendo a mais recente das suas atuações, a XV Reunião da Comissão de Assuntos Econômicos e Dívida Externa, realizada em Montevidéu, Uruguai, em novembro de 2000.
Resolvem aprovar e divulgar a presente “Carta de São Paulo”, com a finalidade de convocar os parlamentos do mundo e especialmente os da América Latina e Europa, para que:
Emitam resoluções e outros corpos jurídicos de conteúdo similar ao da citada Lei 25 de julho de 2000, e realizem todas as outras atividades que estejam ao alcance dos seus importantes recursos políticos para obter, a curto prazo, a reversão do grave problema da dívida externa, incluindo a mobilização de outros setores do Estado e da sociedade civil em prol deste propósito;
Gestionem individualmente e em alianças estratégicas, nos fóruns interparlamentares de todos os âmbitos, a emissão de resoluções de igual teor e a realização de ações voltadas para os mencionados fins;
Redobrem esforços no sentido de obter que o Tribunal Internacional de Justiça de Haia e outros organismos de natureza similar, com jurisdição internacional em todos os níveis – binacional, sub-regional, regional, inter-regional e mundial – emitam pareceres, ditames e outros instrumentos legais orientados a estabelecer uma base jurídica internacional para o endividamento externo, baseada nos princípios essenciais do Direito e nos valores éticos universais.
Realizem, como ações a curto prazo, gestões para que o tema seja discutido e constitua matéria de resoluções ou acordos na próxima Reunião de Cúpula dos Chefes de Estado e de Govern da Europa, América Latina e o Caribe que será realizada em Madri, Espanha, em 17 e 18 de maio de 2002 e na 106ª Conferência da União Interparlamentar Mundial que será realizada em Burkina Fasso, em setembro de 2001.
Considerem, como base geral de suas gestões, a aplicação, entre outros, dos seguintes princípios básicos do Direito Internacional: a) o princípio da Boa-Fé, que tem seu fundamento na própria carta das Nações Unidas (art. 2, parágrafo 2), que exige: “Os Estados devem cumprir de boa-fé as obrigações contraídas”; b) o princípio da eqüidade, que é a justiça do caso concreto; não implica necessariamente a igualdade, mas implica tratar de maneira diferente situações diferentes, para corrigir uma desigualdade real; c) o princípio que proíbe a usura e o anatocismo; d) o princípio que afirma a necessidade de considerar as conseqüências que derivam da mudança fundamental das circunstâncias, a qual se vinculam os princípios da excessiva onerosidade – também inspirado na cláusula “rebus sic stantibus” que figura entre as instituições jurídicas estabelecidas na busca da justiça e em defesa do devedor – e da enorme lesão; e) o princípio relacionado com o enriquecimento sem causa, nascido no Direito Interno e transladado com adaptações ao Direito Internacional; f) o princípio geral de solidariedade e cooperação, que hoje é um princípio do Direito Internacional expressamente reconhecido nos artigos 55 e 56 da Carta das Nações Unidas e qualificado como princípio fundamental de acordo com a resolução 2625 da Assembléia Geral da ONU.
Os organizadores deste “VII Colóquio América Latina/Europa” realizem estudos técnicos especializados na área do Direito Internacional, visando consolidar as regras legais de procedimento, que possibilitem concretamente o acesso ao Tribunal Internacional de Justiça, através do encaminhamento e acolhimento pelas Nações Unidas do pedido de Parecer Consultivo, referente aos aspectos jurídicos da dívida externa, especialmente a latino-americana, sendo dito estudo transmitido aos Parlamentos, Governos e organizações, que tenham legitimidade processual para formular tais consultas.
Finalmente, resolvem constituir um Comitê Internacional de Estudos sobre a Legalidade da Dívida Externa Latino-Americana, integrado por representantes do Parlamento Latino-Americano – PARLATINO pres.alt [at] parlatino.org.br), do Conselho Europeu de Investigações Sociais da América Latina, CEISAL (fax 39+079+200083) e da Faculdade de Direito da Universidade de São Paulo (posgd_fd [at] recad.usp.br). Tal Comitê poderá convidar outras instituições e pessoas para fazer parte ou apoiá-lo, sendo as decisões tomadas por consenso.
Firmada na cidade de São Paulo, SP, Brasil, na Sede do Parlamento Latino-Americano (PARLATINO), em 25 de maio de 2001, após o encerramento do “VII Colóquio América Latina/Europa”.
DEPUTADO Ney Lopes, Presidente Alterno do Parlatino; PROFESSOR Pierangelo Catalano, Professor da Universidade de Roma“La Sapienza” e representante do Conselho Europeu de Investigações Sociais da América Latina; PROFESSOR Álvaro Villaça Azevedo, Professor Titular da Faculdade de Direito da USP; PROFESSORA Ivette Senise Ferreira, Diretora da Faculdade de Direito da Universidade de São Paulo.»


2. Caracas

Il 13 luglio 2001, nel quadro della Cumbre de la deuda social y la integración latinoamericana, organizzata dalla Comisión Permanente de Deuda Social e dalla Comisión de Asuntos Económicos y Deuda Externa del Parlamento Latinoamericano, il coordinatore del GTJ-CEISAL , prof. Pierangelo Catalano, e un membro del GTJ-CEISAL, prof.ssa Barbara Kunicka-Michalska, dell’Accademia Polacca delle Scienze, hanno partecipato alla tavola rotonda su Deuda externa, repercusiones en lo social, presieduta da Norexa Pinto Giraldi, presidente de la Comisión de Asuntos Económicos y Deuda externa. Hanno partecipato anche Otto Boyer Soto, Secretario permanente del Sistema Económico Latinoamericano (SELA) e Gustavo Moreno, Secretario general adjunto dell’ALADI.
Nel giorno successivo si è svolto un incontro con professori e parlamentari venezuelani per discutere le conclusioni del Colloquio di São Paulo. E’ stato riaffermato l’impegno a sviluppare lo studio degli aspetti giuridici del debito estero conformemente all’art. 7 della Legge (italiana) 25 luglio 2000, n. 209 (GU n. 175 del 28/07/2000) Misure per la riduzione del debito estero dei Paesi a più basso reddito e maggiormente indebitati: « Art. 7. Regole internazionali del debito estero. 1. Il Governo, nell'ambito delle istituzioni internazionali, competenti, propone l'avvio delle procedure necessarie per la richiesta di parere alla Corte internazionale di giustizia sulla coerenza tra le regole internazionali che disciplinano il debito estero dei Paesi in via di sviluppo e il quadro dei principi generali del diritto e dei diritti dell'uomo e dei popoli.»
Secondo il GTJ-CEISAL e la competente Commissione del Parlamento Latinoamericano, la “deuda social” nei confronti delle cittadinanze dei “paesi a più basso reddito” deve essere affrontata dai cittadini e dai poteri pubblici dei cosiddetti “paesi creditori”, al fine di evitare la violazione dei principi generali del diritto e dei diritti umani.


Note

[1] Vedi La deuda externa de los paises latinoamericanos. Perfiles jurídicos, economicos y sociales, “Ensayos”, II/1991, Grupo de Trabajo de Jurisprudencia, CEISAL-Consejo Europeo de Investigaciones Sociales de América Latina, 353 pp.

[2] Vedi Debito internazionale. Principi generali del diritto. Corte internazionale di Giustizia, Collezione “Utrumque ius”, 23, Libreria Editrice Vaticana-Libreria Editrice Lateranense, Roma 1993, 398 pp.

[3] Vedi Debito internazionale, Atti del II Convegno, a cura di D. Andrés Gutiérrez e S. Schipani, Pontificia Università Lateranense, 1998.

[4] Vedi La deuda externa. Dimensión jurídica y política, A. Colomer Viadel (coord.), A. Franco Montoro y otros, Iepala Editorial/CEEIB-Consejo Español de Estudios Iberoamericanos, Madrid 1999, 359 pp.

[5] Vedi Diritto alla vita e debito estero, a cura di P. Catalano, ESI, Napoli 1997, 254 pp.


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